Comunità Emmaus di Prato

Nella primavera del 1997, nascono "Le Rose di Emmaus". Don Alessandro Bigagli parroco della parrocchia Madonna dell'Ulivo di Prato, chiede un aiuto, per la raccolta e lo smistamento dei vestiti usati che gli venivano donati.

Il progetto si amplia e viene costituito un gruppo itinerante con lo scopo di dare un aiuto a persone in difficoltà del territorio con l'intenzione di coinvolgere i gruppi giovanili della Parrocchia per fare raccolta porta a porta.

Per qualche mese le cose sono andate avanti così, poi è arrivato un furgone donato dalla vicina concessionaria Fiat ed è stata piantata la prima tenda sul terreno dove ora è la nuova chiesa. Le tende sono diventate due, poi tre.

Sfidando sole, pioggia e le critiche dei "benpensanti", con costanza e coerenza, il gruppo è riuscito a farsi accettare da tutti ed a coinvolgere numerosi parrocchiani. Col passare del tempo è arrivata la prima sede fissa in Via Ferrucci, poi in via S. Gonda, cresciute con l'aiuto e il lavoro, l'amore e la passione, di tanti volontari.

Nel 2005 c'è stato il trasferimento nel viale Montegrappa dove è attivo il riciclo dei materiali usati e dove è stato allestito un mercatino di oggetti, mobili, vestiario, quadri ed una fornitissima libreria. Ma non solo, per dare uno scopo all'accoglienza è stata impiantata una falegnameria diretta da un esperto per dare la possibilità, a chi vuole, di imparare un lavoro.

Nel corso di questi anni tanti hanno potuto apprendere i rudimenti di elettricista di muratore e imbianchino riuscendo a inserirsi proficuamente nel mondo del lavoro.

Ma cosa sono Le Rose di Emmaus se non la somma di tante storie. Quante, in tanti anni, si sono incrociate, hanno dialogato tra loro, hanno influito l'una sull'altra o hanno semplicemente fatto un po' di strada insieme. Tante. Le più diverse, più complicate o più semplici, gravi, penose, allegre, facili o difficili da vivere.

Storie diventate attualità di vita con la sola ambizione di continuare ad essere vissute.